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Abbazia di Pomposa

Il vicino Comune di Codigoro, a pochi chilometri dai Lidi di Comacchio, nel Delta del Po Emilia Romagna, ospita l’antica Abbazia di Pomposa, la cui parte più antica risale al VII-IX secolo.
Nell’XI secolo venne allungata con l’aggiunta di due campate e dell’atrio, e venne aggiunto l’atrio ornato di fregi in cotto, oculi, scodelle maiolicate, vari animali dal valore simbolico-religioso.
Nel museo, situato nell’antico dormitorio dei monaci, sono conservati materiali provenienti dalla chiesa abbaziale e dal complesso monastico. In particolare si trovano materiali marmorei, ceramiche, oggetti liturgici e affreschi staccati.


Ebbe una grande importanza per la conservazione e la diffusione della cultura durante il Medioevo, grazie ai monaci amanuensi che vi risiedevano. In quest’abbazia il monaco Guido d’Arezzo ideò la moderna notazione musicale e fissò il nome delle note musicali. Fra il 1040 e il 1042 vi soggiornò anche il ravennate Pier Damiani, chiamato a istruire i monaci.
Dante Alighieri soggiornò a Pomposa durante i suoi viaggi tra Ravenna, Venezia e Verona, incaricato delle ambascerie dai signori Da Polenta ravennati. Qui ebbe modo di ammirare gli affreschi del giudizio universale e i mosaici pavimentali, forse ispiratori delle forti immagini letterarie della sua Commedia.


Proprio qui a Pomposa, di ritorno dal suo ultimo viaggio a Venezia, venti giorni prima della morte a Ravenna, lasciò si dice gli ultimi tredici canti del Paradiso, ultimo libro della sua Commedia, recuperati poi misteriosamente un anno dopo dal figlio Jacopo, pure lui poeta
L’Abbazia è oggi una delle mete più ambite e frequentate da turisti provenienti da ogni parte del mondo.